Ci sono donne che hanno saputo essere se stesse, sempre.
Nonostante fossero vissute in anni o in paesi, in cui nascere femmina fosse un problema.
Hanno fatto un salto nel buio, con l’unico desiderio di far esplodere i propri sogni….perchè si sa, nel buio c’è la luce e con questa consapevolezza hanno fatto quello che hanno fatto, non per dimostrare qualcosa a qualcuno, semplicemente per seguire il proprio cuore… E quando è il cuore a parlare, la mente tace e tutto diventa possibile.
Come Cixi, concubina brillante e appariscente, che divenne con perseveranza imperatrice della Cina.
Viene descritta come una donna difficile sotto alcuni punti di vista, in realtà nella bibliografia che ho letto penso a lei come una donna sola, che ha dovuto affrontare un mondo non pronto al cambiamento.
Curava molto il suo aspetto, si copriva il viso con una cipria per schiarire l’incarnato scuro tipico dei Manciù mentre il labbro inferiore era dipinto di rosso.
Anche quando divenne vedova non rinunciò a questo suo rituale nonostante in Cina fosse proibito l’uso di cosmetici per le vedove.
Credeva negli insegnamenti di Confucio: “trascurare il corpo, che era un dono dei genitori, significava mancare loro di rispetto e dimostrare scarso affetto nei loro confronti”…. per cui era molto attenta all’alimentazione.
Ovviamente il tè faceva parte dei suoi rituali giornalieri.
Insaporiva la sua tazza con petali di fiori, rosa, gelsomino o caprifoglio, mentre nel suo meraviglioso giardino coltivava i fiori di crisantemo da cui ricavava una benefica tisana .
Il profumo del tè la rilassava a tal punto, da dormire in cuscini pieni di foglie di tè, che bucherellati ne usciva l’aroma.
Era considerata non solo autoritaria , anche molto conservatrice, in realtà fu una donna libera che fece molto per le donne.
Cixi mise fine alla fasciatura dei piedi, pratica millenaria che aveva torturato migliaia di donne ed eliminò le torture spietate che le donne subivano in caso di tradimento.
Questa Donna da concubina, grazie alla sua forte determinazione e alla sua visione di un mondo diverso accompagnò la Cina nella modernità.